Descrizione

È il 1969. Gabriele Basilico è studente di architettura, interessato alle new town inglesi, alla fotografia sociale di Bill Brandt e non ha ancora manifestato una vocazione per la fotografia.

In Scozia per vacanze arriva a Glasgow. Ha una Nikon F. Lo colpiscono i ragazzini scozzesi, i terrains vagues, l’archeologia industriale ottocentesca. Scatta un solo rullino. È in uno stato di grazia e nessuno può ancora sapere che quel rullo costituisce l’atto di nascita di Basilico fotografo.

Nel postfazione del libro pubblicato nel 2017 Giovanna Calvenzi scrive: " ... Gabriele non lavora da reporter ma cerca con accuratezza l'inquadratura e dedica a ogni immagine un solo scatto: anticipazione, forse, di quello che sarà poi il suo modo di studiare la città e di fotografarla".